Dopo l’evento “Digital Innovation Days” ho partecipato al Web Marketing Festival, anch’esso organizzato online a causa della pandemia. Quest’anno, oltre all’edizione annuale di giugno, se ne è tenuta un’altra nei giorni 19, 20 e 21 novembre in considerazione della particolare situazione attuale italiana. Cosmano Lombardo, Founder & CEO di Search On Media Group (la Società organizzatrice dell’evento) ha aperto le tre giornate ribadendo l’importanza di riconquistare il desiderio di sognare che avevamo da bambini per costruire un mondo migliore. La tecnologia deve essere un mezzo per raggiungere uno sviluppo sostenibile e la necessità di cooperare si è resa più che mai evidente in questo periodo di pandemia. Nel seguire il Web Marketing Festival ho posto particolare attenzione al tema dell’e-commerce, particolarmente rilevante in questo periodo di innovazione digitale denominato “quarta rivoluzione industriale”. Oggi l’Italia è uno dei paesi più arretrati nel campo delle vendite online ma il COVID-19 ha dato un’accelerazione notevole all’e-commerce.
Come ho già affermato nell’articolo conclusivo dei DIDAYS scritto per il blog di ValorY App insieme ad altri quattro giovani VALORYERS, è in atto una veloce trasformazione digitale: solo le imprese che riusciranno ad innescare processi innovativi si garantiranno una maggiore competitività e potranno sopravvivere. Quali sono i contenuti che sono emersi con maggiore insistenza negli interventi che ho seguito al Web Marketing Festival? Scopriamoli insieme.
L’e-commerce sta diventando un canale sempre più importante, non solo per la fidelizzazione ma anche per la comunicazione. Per raggiungere gli obiettivi di business è necessaria una predisposizione ad ascoltare ed analizzare i bisogni dei clienti per poterli soddisfare. Non è sufficiente concentrarsi solo sul prodotto, bensì è necessario costruire “qualcosa” insieme al cliente. La creazione di una community dove il consumatore si sente parte di un ecosistema digitale di valore, dove può condividere esperienze relative al prodotto offerto, non deve servire unicamente per guadagnare la fiducia del cliente ma per sondare i suoi bisogni ed essere in grado di fornire delle risposte adeguate.
Gli aspetti etici e di business vanno coniugati. Oggi il consumatore, nella scelta di acquisto, tiene in rilevante considerazione anche i comportamenti dell’azienda per quanto concerne la sostenibilità ecologica e sociale nonché l’inclusione delle diversità. Le scelte sono orientate dunque anche su base valoriale. Il valore del web è di consentire relazioni umane, commercio ed opportunità, ma quanti siti di e-commerce sono davvero inclusivi? Pensando alla disabilità, vengono subito in mente le barriere architettoniche delle nostre città ma cosa accade nel web? Il 15% della popolazione mondiale ha disabilità. In America dal 2010 le aziende che vendono online sono tenute a rispettare determinati criteri di inclusione, come ad esempio provvedere ad audio-descrizioni del loro sito web. In Italia però i siti di e-commerce che integrano servizi per gli utenti portatori di disabilità sono ancora rari. Occorre dare a tutti la possibilità di sentirsi inclusi in un’esperienza, anche nel mondo dell’e-commerce.
Nei prossimi anni i costi imporranno riduzioni delle superfici commerciali e quindi una necessità sempre maggiore per le aziende di implementare le vendite online al fine di assicurarsi la sopravvivenza. Gli investimenti necessari per avere visibilità sul web sono tuttavia sempre più elevati, per i piccoli imprenditori una soluzione potrebbe essere quella di cooperare aggregandosi ad altri player per ridurre tali costi.
Altro elemento rilevante per l’e-commerce è la crescente importanza della ricerca per immagini. In un mondo sempre più veloce in cui una grande fetta di acquisti viene effettuata da Mobile e in una realtà sempre più ricca di offerte quale è il web, la ricerca visuale può rappresentare il primo passo verso l’acquisto.
Partecipare al Web Marketing Festival come ValorY Reporter è stato per me gratificante. Mi ha confermato che anche l’e-commerce può diventare uno strumento per praticare un marketing più etico, contribuendo alla costruzione di una società sostenibile ed inclusiva.
Marco Gastaldi