Manca poco all’evento più esclusivo del digital marketing: arrivano i DiDays, il 29, il 30 e 31 ottobre. Uno spazio totalmente digitale, con 11 sale a tematiche “verticali” allestite per affrontare le questioni più interessanti e recenti del marketing e della tecnologia con professionisti di alto livello.
Valory, attraverso il #VALORYDIDAYSREPORTER CONTEST, ha offerto la possibilità a 5 VALORYERS di dimostrare il loro entusiasmo sul tema dell’innovazione, attraverso la produzione di originali video-interviste e articoli-intervista agli speaker che parteciperanno ai #DiDays2020, accompagnati da un percorso di formazione e confronto insieme alla nostra blogger Linda Lato.
In questo articolo vi vogliamo parlare di loro. Li abbiamo intervistati per dare voce ai veri protagonisti, i giovani, e scoprire chi sono e come hanno vissuto questa esperienza dimostrando energia, impegno e coraggio. Hanno avuto la possibilità di sperimentare la conduzione di un’intervista verso professionisti di alto livello, hanno scoperto le variabili di un’intervista e superato l’imbarazzo della telecamera, hanno preparato scalette d’intervista e domande, hanno elaborato articoli cercando uno stile personale. Attraverso i loro lavori, che pubblicheremo prossimamente, leggerete e coglierete la loro curiosità verso il mondo che li aspetta e al quale si affacciano con la voglia di capire, per agire nel modo più efficace per raggiungere i propri scopi e realizzare i propri sogni.
@Marco Gastaldi
Mi chiamo Marco Gastaldi e ho 24 anni. Sono appassionato di tecnologia e innovazione digitale. Dopo aver conseguito il diploma di maturità linguistica, mi sono approcciato al mondo della comunicazione digitale frequentato un Master presso l’istituto di formazione Digital-Coach a Milano; in seguito ho verticalizzato le mie competenze tramite corsi on-line più specifici sulla SEO. Mi piace molto tenermi aggiornato e investire sulla mia formazione professionale partecipando a eventi di settore. Spero che la mia passione per le nuove tecnologie possa in futuro diventare la mia professione.
Perché hai deciso di partecipare a un contest Valory?
Ho deciso di partecipare a questo contest ValorY in quanto il mondo del Digital mi affascina e non vedo l’ora di divulgare la mia passione attraverso articoli e interviste agli speakers dell’evento Digital Innovation Days, scoprendo così anche di più sulla loro professione.
Come hai scelto gli speaker da intervistare?
Tra i molteplici speakers che saranno presenti all’evento, mi sono focalizzato su quelli che afferiscono all’area tematica del Digital Marketing, disciplina che sto approfondendo con vari corsi, scegliendo Luca Mastella, Learnn, Alice Marmieri, Personal Branding expert, Valentina Bella, Virgin Active e Stefano Saladino di Mashub.
Cosa ti ha dato maggiore soddisfazione in questa esperienza?
Questa esperienza è stata per me un’ottima possibilità di lavorare da remoto in un team. Le distanze fisiche si abbattono, le skills e le esperienze di ognuno contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi. Avere inoltre la possibilità di apportare il mio contributo alla realizzazione di interviste a professionisti che operano nel settore di mio interesse, è stato ancora più gratificante.
Qual è stata la più grande difficoltà e come l’hai affrontata?
La difficoltà più grande che ho incontrato è stata vincere l’emotività ma il desiderio di stabilire una relazione con gli speakers ha assunto un ruolo più importante.
Puoi sintetizzare in una frase questa esperienza da reporter?
L’esperienza da reporter mi sta offrendo la possibilità di mettermi in gioco, relazionandomi all’interno di un gruppo di lavoro eterogeneo dove l’esperienza di ognuno è preziosa.
Descrivi con una frase cos’è VALORY per te.
Per me ValorY è un valido strumento attraverso il quale i giovani possono scoprire le loro passioni attraverso esperienze concrete, mettendosi alla prova con i vari contest, essere guidati da psicologi esperti nell’orientamento professionale e mettersi in contatto con aziende alla ricerca di personale da inserire nel proprio organico.
@Vera Lazzaro
Ho 19 anni e sono studentessa di Lingue per l’Impresa presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Oltre a scrivere per testate online come Change the Future e MadMass, sono un’amante della scrittura creativa e pianifico più storie di quante non sia possibile scriverne. Amo la fotografia, gli animali, e i viaggi.
Perché hai deciso di partecipare a un contest Valory?
Il primo contest su Valory cui ho partecipato, e che poi ho vinto, è stato il #Dreams4Future, a cui ho partecipato seguendo la mia forse erronea filosofia di vita “o la va, o la spacca”. Ho saputo della partecipazione di Valory ai DiDays quest’estate, ma non avevo collegato la cosa a un ulteriore contest. Appena Simona me lo ha proposto, e ho letto il regolamento sull’applicazione, non ci ho pensato due volte (sempre per la mia famosa filosofia di vita) e mi sono iscritta.
Come hai scelto gli speaker da intervistare?
Inizialmente ero ferma sulla decisione di scegliere solo due speaker, che sarebbero stati Damiano Crognali e Martina Rogato, poi però ho dedicato un po’ di tempo alla lista completa, e ho trovato un progetto decisamente interessante (We Road di Fabio Bin) e uno che, pur interessante a sua volta, mi ha mandata in confusione per la sua stessa essenza (South Working di Elena Militello). Visto che non c’è due senza tre, e a questo punto il quattro è un bonus, mi sono lanciata.
Cosa ti ha dato maggiore soddisfazione in questa esperienza?
Sicuramente la possibilità di avere carta bianca sulle domande. Le indicazioni di massima sono necessarie nel lavorare come media partner di un evento grande come lo sono i DIDays, ma non è scontato avere comunque modo di scrivere e porre le domande così da arrivare esattamente dove si vuole, senza prima dover passare attraverso controlli che possono essere (o anche solo sembrare) eccessivi. Nel confronto con i due speaker con cui ho potuto parlare ad oggi, posso dire, forse banalmente, di aver potuto far mio un altro punto di vista che non necessariamente avevo preso in considerazione prima.
Qual è stata la più grande difficoltà e come l’hai affrontata?
Credo la mia più grande difficoltà fino ad ora, che sarà poi la stessa fino alla chiusura del lavoro da reporter, sia stato l’aspetto temporale. Tra l’università (che è online, sì, ma ha comunque orari al limite della follia) e i vari progetti che seguo in parallelo, trovare una giusta porzione di tempo da dedicare a Valory e alle interviste è un compito particolarmente tortuoso, ma il forte interesse mi spingerà a trovare il modo di organizzarmi al meglio.
Puoi sintetizzare in una frase questa esperienza da reporter?
Impegnativa,ma stimolante.
Descrivi con una frase cos’è VALORY per te.
Un asso durante una partita a carte. È quel qualcosa che non vedi arrivare, quell’iniziativa che magari al momento sembra utopistica e poco coerente con l’andamento odierno del mondo, e che poi svela essere sì diversa,ma capace di cambiare le cose – ancora in piccolo ma con un coinvolgimento sempre maggiore di giovani motivati.
@Diego Patrizio
Mi chiamo Diego, ho 15 anni e vado al liceo scientifico. Nel tempo libero mi piace sperimentare cose nuove: in questo ultimo periodo mi sono appassionato alla cucina e in generale al mondo del cibo e, in questi giorni sto partecipando al contest di Valory reporter per Didays. Questa però non è la mia prima esperienza con Valory, perché questa estate ho partecipato alla creazione di un cortometraggio. Posso dire che sono una persona piuttosto attiva, la quale si butta a capofitto nelle idee in cui vede un’opportunità di crescita! Mi piace molto anche giocare a tennis e fare l’animatore con i bambini.
Perché hai deciso di partecipare a un contest Valory?
Ho deciso di partecipare a questo contest Valory perché innanzitutto è un’opportunità nuova dove posso imparare nuove abilità, come scrivere un articolo e fare un’intervista, ma anche approfondire tematiche di mio interesse, solo per dirne alcune tech food e sostenibilità ambientale.
Come hai scelto gli speaker da intervistare?
Ho scelto gli speaker in base alle mie tematiche di interesse e in base alle descrizioni che mi colpivano e mi incuriosivano di più. Ho confermato, dopo una ricerca sul web prima di sceglierli definitivamente, Giacomo Stefanini di Water Giver, Andrea Montuschi di Great Place to Work e Stefano Bassi di Patagonia..
Cosa ti ha dato maggiore soddisfazione in questa esperienza?
Quello che mi ha dato maggior soddisfazione sono state le interviste con gli speaker, ma anche tutto il lavoro di analisi e ideazione delle domande. Infatti, nonostante sia stato un processo laborioso, il fatto di sforzarmi a trovare domande il più creative e anche il più interessanti possibili mi ha dato un forte senso di appagamento.
Qual è stata la più grande difficoltà e come l’hai affrontata?
Non ho trovato grandi difficoltà finora. Posso dire che la scelta degli speaker è stata complicata principalmente perché avrei voluto intervistare di più,ma dato il mio poco tempo materiale per poter svolgere tutte le interviste che volevo, ho ovviato al problema scegliendo gli speaker che veramente mi interessavano: non solo dal lato professionale, ma anche dal lato umano, che in qualche modo sono riuscito a percepire.
Puoi sintetizzare in una frase questa esperienza da reporter?
Finora posso dire che la soddisfazione che si riceve da un lavoro ben fatto è veramente enorme. Questa esperienza è la conferma che per fare le cose bene bisogna essere costanti e impegnarsi tanto. La strada che porta all’articolo finito è tanta, ma non ci si deve spaventare! Perché è il processo in sé l’articolo: tutte le esperienze provate non potranno essere contenute e pienamente apprezzate in esso, e forse proprio per questa ragione, la realizzazione dell’articolo è resa ancora più magica.
Descrivi con una frase cos’è VALORY per te.
Valory è un Community dove si può crescere e coltivare le proprie passioni parallelamente con i vari utenti online, ma anche allo stesso tempo viverle nella vita reale.
@JESSICA STELLA
Sono Jessica Stella, ho 17 anni, vengo da Plaino in provincia di Udine e studio all’istituto tecnico economico Zanon. Sono una ragazza creativa, determinata e con molti interessi: tra questi la cura dell’ambiente e della persona, di conseguenza il mondo della medicina alternativa e dell’alimentazione. Un’altra mia passione è l’arte. Mi piace partecipare alle attività che mi vengono proposte perché mi fanno conoscere persone e sviluppare nuove competenze. In particolare mi hanno segnato la realizzazione di un cortometraggio (avviato da Valory) e il progetto 120 secondi ideato da Friuli Innovazione. Secondo me bisogna sempre seguire i propri sogni e le proprie passioni e, perché no, buttarsi in nuove esperienze.
Perché hai deciso di partecipare a un contest Valory?
Ho deciso di partecipare a questo contest (ma in generale mi piace partecipare ai diversi contest proposti da Valory) in quanto mi dà l’opportunità di sviluppare nuove competenze, approfondire alcune materie di mio interesse grazie a persone molto competenti nel loro ambito, conoscere persone nuove e ultimo, ma non per importanza, mettermi alla prova.
Come hai scelto gli speaker da intervistare?
Ho scelto gli speaker da intervistare basandomi sui miei personali interessi e su quelli di molti altri giovani oggigiorno. Mi sono concentrata su esperti in alcuni ambiti come rispetto dell’ambiente, sviluppo sostenibile, creatività. Non nego che mi sarebbe piaciuto anche approfondire l’ambito food ma alla fine mi sono concentrata su Bruno Bertelli di Publics Worlwilde , Giovanni Tula, Enel Global Power Generation e Martina Rogato che intervisterò insieme a Vera.
Cosa ti ha dato maggiore soddisfazione in questa esperienza?
Sono ancora all’inizio di questo contest ma la cosa che mi sta dando più soddisfazione per ora è la conoscenza di nuovi personaggi e il percorso di preparazione che sto compiendo.
Qual è stata la più grande difficoltà e come l’hai affrontata?
Non nego che non è stato semplice scegliere solo alcuni tra tutti gli speaker che ci sono stati proposti, dato che si tratta di persone molto competenti e con dei fantastici valori, ma immagino che la difficoltà più grande sarà scrivere un articolo dato che non mi sono mai cimentata in questa attività. Ma le sfide sono fatte per essere affrontate.
Puoi sintetizzare in una frase questa esperienza da reporter?
E’ sicuramente un’esperienza diversa e stimolante. Se desideri qualcosa che non hai mai avuto, devi fare qualcosa che non hai mai fatto.
Descrivi con una frase cos’è VALORY per te.
Valory è l’opportunità di esprimere se stessi e farsi conoscere con autenticità, attraverso le proprie passioni e interessi che possono solo aumentare in questa piattaforma ricca di stimoli.
@Samantha Zorzi
Sono una ragazza di 25 anni che ama l’arte, la natura, leggere, scrivere e la tecnologia. Sto studiando all’università PsicoEconomia, un percorso di studi che mi permette di unire le mie due metà quella più razionale con quella più emotiva per poter entrare nel mondo del lavoro della nuova economia. Ho sempre amato le innovazioni e ammirato quei sognatori che non smettono di credere nei propri sogni. Nel corso degli anni ho studiato Grafica e intervistato soprattutto scrittrici, ho partecipato al Web Marketing Festival che mi ha permesso di accrescere la mia cultura del mondo digitale. Mi fa molto piacere vivere questa nuova esperienza perché so che potrebbe darmi molto.
Perché hai deciso di partecipare a un contest Valory?
Ho deciso di partecipare a un contest Valory per poter fare una nuova esperienza e per mettermi alla prova, ho sempre amato le sfide con me stessa perché anche se ho paura molte vittorie le ho avute proprio grazie a questo mio spirito di avventura, trovando il coraggio dentro di me per poter fare quel salto nel cosiddetto vuoto.
Come hai scelto gli speaker da intervistare?
Ho scelto gli speaker da intervistare in base alle mie esperienze personali e al loro percorso trovando quelle esperienze simili per trovare un punto in comune della stessa realtà anche se le esperienze sono diverse. Per questo ho scelto speaker che parlano di libri e del personal branding nel mondo digitale come Greta Santi di Zoocom e Rossella Campisi di Lush e Irene Bosi di Martekers, nonchè la prof.ssa Francesca Romana Rinaldi dell’Università Bocconi.
Cosa ti ha dato maggiore soddisfazione in questa esperienza?
A questa domanda non so rispondere in modo completo perché il mio viaggio non è ancora giunto a destinazione, sicuramente mi sta dando molte soddisfazioni a riguardo del coraggio che essendo per certi versi molto timida questa esperienza mi sta permettendo di crescere ancora di più aiutandomi a trovare la mia strada.
Qual è stata la più grande difficoltà e come l’hai affrontata?
La paura saltando nel vuoto sicuramente ma l’ho affrontata sapendo di avere dei compagni di viaggio che mi avrebbero sostenuta.
Puoi sintetizzare in una frase questa esperienza da reporter?
Abbi il coraggio di saltare nel vuoto e vivere la tua avventura.
Descrivi con una frase cos’è VALORY per te.
Valory per me è crescita personale.
Avete letto quanta passione e impegno? Pensate sia facile? Non lo è! In questa intervista i nostri Valoryers ci hanno parlato dei loro sogni, dei loro interessi, delle loro perplessità e ci hanno dimostrato il loro coraggio rispetto al futuro.
Ci hanno espresso il desiderio di sperimentarsi in esperienze del tutto nuove per costruire nuovi significati alla loro Vita grazie alla condivisione.
Noi di Valory siamo qui per sostenere le loro aspirazioni.
Grazie ragazzi!