da ValorY | Feb 10, 2020 | Senza categoria |
Una domanda ricorrente, questa. Apparentemente semplice e innocua. Ma sappiamo realmente rispondere con serenità e determinazione? Un orientamento adeguato sicuramente semplifica questo dubbio.
In prossimità del termine della Scuola Superiore, il primo quesito è se affacciarsi immediatamente al mondo del lavoro o continuare un percorso formativo. Non esiste una scelta giusta “in assoluto”, ma esiste una scelta giusta per te. Serve uno sguardo dall’alto che sappia descriverti il mondo del lavoro o della formazione, illuminandoti sulle rispettive difficoltà, sui possibili traguardi o sulle aspettative.
Un buon orientamento parte dalla comprensione delle tue PASSIONI, un faro nella scelta del proprio futuro professionale, elemento fondamentale e con un grande potere trainante.
Come puoi, dunque , sfruttare al meglio la tua passione per realizzare il tuo futuro nel mondo del lavoro? Comprendendo quali sono le tue ATTITUDINI.
Approfondisci quali sono le competenze che verranno richieste nel mondo del lavoro, quali sono tutti i possibili scenari legati alla tua passione e quali le competenze formative.
Per rendere concreta e soprattutto soddisfacente questa proiezione, non dimenticarti di verificare se possiedi tutte quelle attitudini o soft skills proprie del percorso che hai intenzione di intraprendere.
Chi può aiutarti ad approfondire queste riflessioni?
Scuola e imprese sono determinanti in un percorso di orientamento, anche se spesso accade che non sappiano parlare tra di loro. La scuola insegna e trasmette il passato, le imprese vivono il presente economico e i giovani vedono e immaginano il futuro.
Per fare orientamento, dunque, è necessario farlo in maniera INNOVATIVA. Sono cambiati i temi di discussione, gli scenari lavorativi, le ambizioni personali. I giovani di oggi hanno bisogno di essere orientati al loro futuro professionale, ma devono necessariamente avere un interlocutore che sappia parlare lo stesso linguaggio e che sappia semplificare la visione del suo futuro in modo innovativo.
I nuovi orientatori devono essere visionari e devono saper guardare a contesti internazionali perché i giovani di oggi sono cittadini globali. Orientamento è individuare l’attitudine, trasformala in competenze, traducendola in opportunità di crescita professionale e soddisfazione personale.
Creare un collegamento coerente e continuativo tra scuola, imprese e giovani e farlo in modo innovativo è la nuova sfida per un orientamento di successo. In questo contesto emerge l’evento Smart Future Academy un progetto innovativo e gratuito per le scuole e i giovani grazie al sostegno di enti ed istituzioni, pubbliche e private. Viene offerta la possibilità di ascoltare SPEAKER selezionati da un autorevole Comitato scientifico che, parlando della loro esperienza offrono ai giovani spunti di riflessione, di miglioramento e di orientamento. Il valore aggiunto è l’attività concreta che viene offerta a tutti i giovani partecipanti con la possibilità di un confronto one-to-one con gli speaker e Workshop Smart organizzati dai partner, con attività didattiche e formative.
Valory sarà presente a questo grande evento dedicato ai giovani e al loro futuro: ti aspettiamo al workshop smart Brescia e potrai partecipare al #DREAMS4FUTURE, un contest unico ed entusiasmante che ti permetterà di realizzare il tuo sogno, se dimostrerai di essere un vero V-YOUNG e di crederci veramente e appassionatamente!
Scrivi, disegna, fotografa, fai un video che ci faccia capire qual è la tua più grande aspirazione, raccontaci da cosa nasce la tua passione ed emozionaci con il tuo racconto; aspettiamo il tuo materiale al nostro stand al Brixia Forum di Brescia il 12 febbraio o direttamente su VALORY APP #dreams4future .
Scarica VALORY APP e leggi il regolamento per partecipare!
L’orientamento è una cosa seria, perché apre il cassetto dei tuoi sogni, non sottovalutarlo mai!
Scritto da Linda Lato
da ValorY | Gen 20, 2020 | Formazione&Orientamento |
Il MIUR a luglio 2019 ha pubblicato i dati relativi alla dispersione scolastica. Il report ci informa che sono circa 130.000 gli studenti che hanno abbandonano la scuola, riferendosi all’anno scolastico 2016/2017 e al passaggio 2017/2018. Il fenomeno della dispersione scolastica si presenta in diminuzione rispetto al passato, ma i numeri ai quali ci riferiamo sono comunque altissimi.
La mancanza di un metodo di apprendimento efficace può rappresentare una grande variabile nel proseguire gli studi. Ne abbiamo parlato con Massimo De Donno, esperto di apprendimento, ideatore del corso “Genio in 21 giorni”, della scuola di formazione “Soft Skill Academy” e ora PARTNER di VALORY.
“Costruire il proprio metodo di studio ha ripercussioni positive in tutti gli ambiti della propria vita. La mancanza di un giusto approccio, di un metodo mirato potrebbe portare, ad esempio, all’abbandono degli studi che rimanda al problema della dispersione scolastica e la conseguente possibilità di precludersi possibilità. Non avere metodo può portare a sentirsi inadeguati all’apprendimento di una materia o all’impegno scolastico”
Come nasce il progetto “Genio in 21 giorni”?
“Genio in 21 giorni” è il titolo di un manuale, edito da Sperling & Kupfer, pubblicato nel 2012 e tradotto in più lingue. All’epoca, questo manuale, rappresentava lo stato dell’arte sulle tecniche di apprendimento: tecniche di memoria, lettura veloce, mappe mentali. Aveva lo scopo di diffondere a quante più persone possibile la conoscenza e l’utilizzo di questi strumenti che tutti dovrebbero avere a disposizione sin dai primi anni di scuola. Una cassetta degli attrezzi che, per chi studia, aiuta ad aprire porte e a mettere “luce” dove diversamente ci sarebbe oscurità.
Questo progetto nasce dunque come un corso sulle tecniche di apprendimento che poi, negli anni, si è trasformato. I migliaia di allievi che abbiamo in tutta Italia ci hanno mostrato come sia necessario ricavare un proprio metodo di studio e questo è diverso dalla semplice conoscenza di una “tecnica” di studio.
Come al nostro cervello piace “imparare” le informazioni?
Per rispondere a questa domanda, abbiamo iniziato un lavoro di ricerca, affiancati da scienziati e coordinati dalla Prof.ssa Emilia Costa, Professore Emerito all’Università di Roma “La Sapienza”, per molti anni titolare della Prima Cattedra di Psichiatria, e autrice di oltre 400 pubblicazioni scientifiche. Abbiamo individuato test utili a far emergere alcune caratteristiche dell’allievo sulla base delle quali possiamo, successivamente, costruire un metodo di studio personalizzato. Tante volte abbiamo sentito che il metodo di studio è soggettivo e questo ha indotto molti di noi a pensare di doverlo cercare in autonomia. In realtà la ricerca, oggi molto attiva in questo ambito, ci dice che abbiamo moltissimi strumenti a disposizione. Le nostre attività si giovano inoltre della preziosissima collaborazione dei ricercatori del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) che da anni svolgono studi sulle tecniche di apprendimento, i cui risultati abbiamo testato e trasferito ai nostri formatori e tutor per diffondere questi strumenti a quante più persone possibile, migliorando i loro risultati nello studio.
Perché 21 giorni?
Un chirurgo plastico statunitense, Maxwell Maltz, pubblicò negli anni 50 un testo chiamato “Psicocibernetica”. Secondo questa teoria, così come i suoi pazienti per abituarsi ai loro nuovi tratti somatici dopo un intervento chirurgico impiegavano un tempo di 21 giorni, così il nostro cervello ha bisogno di questo tempo per integrare una nuova abitudine e creare un automatismo. Questo tempo è stato confutato negli anni da studi successivi, ma rimane un saggio e spiega che se ci si applica per un tempo sufficientemente lungo in una materia, in qualsiasi campo, prima o poi questa diventa una nostra abilità, un nostro automatismo.
Un’ attività che inizialmente costa fatica, perché ti devi applicare, successivamente diventa automatica, come ad esempio guidare o sciare: “21 giorni” rappresenta, dunque, un tempo ragionevole, ma anche sfidante.
Chi vive questa “esperienza” vive, in momenti diversi, un effetto “sorpresa” legato al senso di soddisfazione di riuscire a far qualcosa che prima sembrava impossibile.
Qual è lo scopo di questo corso?
Il nostro allievo segue un percorso che, di fronte a qualunque tipo di obiettivo legato all’apprendimento, lo rende capace di organizzare un protocollo, una procedura di quello che dovrà fare per poter realizzare quel risultato con il minor dispendio di energie possibile. Si acquisisce una vera e propria capacità nel pianificare, organizzare, elaborare e comprendere le informazioni, potendole ricordare nel breve e lungo termine. A livello emozionale si torna ad innamorarsi dello studio.
A chi è rivolto questo corso?
Il corso è rivolto a tutti: per chi studia, ovviamente, il vantaggio è lampante perché è possibile studiare in meno tempo e con meno fatica ottenendo risultati migliori. Abbiamo, però, anche moltissimi professionisti o lavoratori.
Il metodo di studio si adatta a qualunque tipo di obiettivo o materia in modo efficace.
Esiste una metodologia unica o è personalizzabile?
Esistono parti del corso che sono fatte in aula, hanno quindi tempi ben precisi. La seconda parte del corso è svolta con approccio one- to- one”, con un preparatore personale che è una persona formata appositamente per preparare l’allievo a crearsi un metodo di studio personalizzato e raggiungere gli obiettivi che si era prefissato iscrivendosi al corso.
Quanto conta l’atteggiamento nell’apprendimento?
Una delle parti introduttive del corso guida a riscoprire quali sono le caratteristiche che rendono il bambino così straordinario nell’apprendimento e si scopre che sono tutte collegate all’atteggiamento.
Riscoprire il giusto atteggiamento nei confronti dell’apprendimento è un fattore di grande apertura. Chi pensa di non essere portato per una determinata materia, deve risolvere due difficoltà: la difficoltà intrinseca alla materia, ma anche uno stato mentale negativo che preclude di usare al massimo le proprie capacità.
Qual è il valore aggiunto rispetto ad altri corsi simili
L’insegnamento delle tecniche, per quanto possa essere utile, non è sufficiente. Quello che ci contraddistingue è la personalizzazione del metodo. Siamo l’unica azienda che fa corsi sull’apprendimento in collaborazione con il CNR avendo la possibilità di divulgare ai nostri allievi risultati inediti di queste ricerche.
Come si sviluppa l’attivazione della Soft Skills Academy?
A parte il corso sull’apprendimento che risolve il problema di “imparare ad imparare”, abbiamo attivato un’ Academy, una vera e propria scuola di formazione sulle Soft Skills .
Le soft Skills sono considerate oggi uno degli elementi in assoluto più importanti per poter realizzarsi lavorativamente parlando. Non riguardano le competenze tecniche (Hard Skills), ma “come si fanno le cose” e quindi ambiti quali l’empatia, problem-solving, lavoro di squadra, comunicazione. Elementi che sono importantissimi nel raggiungimento di qualunque obiettivo, ma che nel mondo del lavoro sono sempre più cercate e per le quali non c’è una formazione scolastica.
La scuola ci prepara sulle competenze, ma le aziende cercano giovani ponendo l’attenzione sull’atteggiamento del candidato. Le aziende che crescono e si sviluppano cercano persone di valore da inserire e i giovani fanno fatica a qualificarsi per avere un lavoro che poi non li rende soddisfatti. Vogliamo, dunque, creare un anello di congiunzione tra azienda e giovani, definendo un percorso utile ad imparare le Soft Skills, fornendo un contributo formativo concreto.
Sede Genio 21 giorni Bologna
Cosa pensi del progetto Valory?
Ho deciso di diventare subito un Partner di Valory perché ne sposo i valori. Valory App è uno strumento validissimo che dà ai giovani contenuti gratuiti per poter imparare l’importanza dell’apprendimento e della comunicazione.
L’elemento chiave nella scelta di diventare Partner di Valory è la collaborazione con il mondo degli Psicologi (CNOP) attraverso il loro servizio Valory Help che offre gratuitamente il contatto con un professionista nel rispetto dell’anonimato. Credo moltissimo nel mettere in comunicazione in modo innovativo i giovani con questa figura, che può dare un contributo al benessere della persona. I nostri allievi dell’Academy Soft Skills (tra Italia e Spagna sono circa un migliaio) si stanno registrando in Valory potendo usufruire di questo servizio utile e gratuito.
Quali sono i prossimi progetti di collaborazione con Valory?
In tutta Italia abbiamo attivato un format, dove ogni mese, nelle nostre sedi, un imprenditore incontra i ragazzi e spiega loro cosa serve per realizzarsi nel mondo del lavoro, cosa ci si aspetta da loro, come si selezionano i candidati, come si fa un colloquio. E’ una specie di progetto sociale dove le aziende attraverso i loro amministratori delegati, direttori marketing trasferiscono la loro esperienza ai giovani.
Il contenuto di queste serate lo trasmetteremo, in pillole anche attraverso video, alla comunità di Valory App con un contributo utile e concreto.
Vi aspettiamo su Valory App !
Scritto da Linda Lato
da ValorY | Dic 20, 2019 | Formazione&Orientamento |
Hai mandato moltissimi curriculum ma nessuno ti risponde? Vuoi far emergere la tua candidatura in una selezione?
Non sempre è solo sfortuna o colpa dei selezionatori, a volte possiamo diventare parte attiva nel miglioramento della nostra candidatura. Per valorizzarla non basta sempre solo un buon curriculum: con questo articolo voglio suggerirti qualche strategia per essere più performante nella ricerca del lavoro.
# LETTERA DI PRESENTAZIONE
Lo scopo della lettera di presentazione è quella di colpire il selezionatore e convincerlo a leggere il tuo curriculum. Non usare una lettera standard , non usare frasi banali o fac simili.
Nella lettera di presentazione deve emergere il “perché” sei il candidato giusto per quell’azienda e per quella posizione. Se la tua è una candidatura spontanea, offri al selezionatore uno spunto di riflessione sul valore aggiunto che la tua professionalità o le tue capacità possono offrire all’azienda.
# CURRICULUM
Se rispondi ad un annuncio di lavoro ricorda di essere tempestivo nella candidatura, ma non trascurare l’accuratezza con cui vengono preparati i curriculum e la lettera di presentazione. I contenuti del curriculum vanno adattati con attenzione: metti in risalto competenze e formazione tenendo conto della mansione per la quale ti candidati o a seconda dell’azienda. Racconta il tuo percorso professionale o formativo in maniera compatta e chiara: un curriculum troppo lungo non cattura l’attenzione.
# VALORIZZA LE SOFT SKILL
Se sei giovane e non hai molte esperienze lavorative, o semplicemente vuoi cambiare settore lavorativo per cui ti mancano competenze specifiche, punta sulle Soft Skills.
Le soft skill sono tutte quelle competenze trasversali importanti quanto l’esperienza e la formazione, come ad esempio saper lavorare in gruppo, creatività, gestione del tempo, dello stress.
Queste competenze fotografano la tua persona nella sua complessità, descrivono il tuo modo di essere in un determinato contesto lavorativo. Molto spesso le Soft Skills, aiutano le aziende nell’individuazione di talenti nelle selezioni di giovani candidati.
#VERIFICA DELLE COMPETENZE
Se ti stai candidando ad un annuncio di lavoro specifico, leggi molto bene cosa viene richiesto. Non candidarti se non hai le competenze che vengono richieste, il tuo curriculum verrà scartato. Non sempre gli annunci di lavoro descrivono un candidato che esiste nella realtà, viene descritto un candidato ideale. Se il tuo profilo non combacia perfettamente con quello ricercato , ma ritieni di avere parte delle competenze, struttura il curriculum in modo che possano emergere le tue abilità trasversali necessarie per svolgere quella determinata mansione.
# PRESENTAZIONE A MANO
Non accontentarti di inviare un curriculum via mail o di compilare la Sezione “Lavora con noi” . Puoi osare di più e presentare il tuo Curriculum di persona ( se la struttura aziendale lo consente). Questo ti permette di ampliare le possibilità di essere “al posto giusto, nel momento giusto”.
Se sei interessato ad un’azienda in particolare, informati sulle sue attività o sugli eventi a cui partecipa : può essere l’occasione giusta per entrare in contatto direttamente con l’azienda e le altre persone che lavorano all’interno.
Crediamo seriamente nella valorizzazione delle competenze trasversali, perchè saranno le uniche leve che potranno fare la differenza nel mondo del lavoro di domani che è già oggi.
Per questo motivo abbiamo stretto alleanze con importanti partner che vi potranno dare un supporto importante per la vostra crescita personale.
SIATE CIO’ CHE SIETE E SARETE SEMPRE DEI #PEZZIUNICI
Scritto da Linda Lato